Quale aspetto del Volo mi affascina?



Nel corso degli anni ho passato varie fasi e le cose per cui mi sono emozionato riguardo il volo sono cambiate nel tempo. E questo penso sia normale.
Volare è una conquista quotidiana, è una cosa per cui non hai mai finito di imparare; detta così sembra una banalità oppure sembra che volare sia così difficile che non riuscirai mai ad imparare tutto. Ed è vero sia la prima che la seconda.

Il primo stacco dei piedi da terra, l'odore dell'erba del pendio da fare di corsa a rotta di collo, il volo alto, il freddo, la voce dell'istruttore via radio, l'atterraggio. Le gare di efficienza, le gare di precisione, quelle a tempo dichiarato, chi sta più in aria, chi atterra più velocemente, le gare di distanza, chi atterra più lontano, andare e anche tornare, fare top e portare giù la macchina, le gare a tempo, le gare con gli altri, le gare con te stesso: quanta fame hai? Chi è più bello, chi ha la vela più grande, con i colori più belli, con meno cordini, quella che gira meglio, la più veloce, la più maneggevole, con più cassoni, con le bocche più piccole, i trim, i cordini sguainati. E via avanti. Perdersi tra i monti e i deserti, incontrare qualcuno e chiedere: dove sono? E ti offrono un piatto ed un letto: hai sete?
Guardati dentro: cosa vuoi? Cosa ti piace? E' piacevole anche scrivere e rileggersi.

Dopo essermi preso un po di spazio, ecco qui la risposta alla tua domanda "quale aspetto del volo in parapendio mi affascina ed appassiona": il volo ha mille sfaccettature e, forse, quando e se arriverò alla nr. 1000 vorrà dire che avrò raggiunto l'età dove le cose, i fatti e gli accadimenti si tendono a dimenticare per destino naturale così che potrò tranquillamente riscoprire la nr. 1 come una novità, gioirne ancora come fosse la prima volta.

Marco Zonca


1 commento:

Sono consentiti anche i commenti anonimi ma è comunque gradita la firma di cortesia, grazie.